Sempre più di frequente i colleghi ci chiedono se possono trasmettere per posta elettronica i promemoria delle ricette contenenti prescrizioni di terapie croniche ai loro assistiti.
Abbiamo chiesto parere al nostro legale di riferimento (troverete in basso tutti i documenti da leggere) che in sintesi ci raccomanda
· Che le ricette devono essere criptate
· Che il paziente deve rilasciare il consenso informato
· Che sia usata la posta elettronica certificata
E’ avviso di questa segreteria che:
· il paziente richieda la prescrizione per posta elettronica, stesso mezzo, in modo che in caso di contenzioso ci sia traccia della richiesta
· il consenso informato debba avere validità massimo di un anno. Dopo tale periodo (o anche prima) debba essere rinnovato in occasione di una visita. Infatti in nessuna linea guida relativa a malattia cronica è previsto un tempo superiore ad un anno entro cui il paziente non debba essere visitato.
Per i colleghi che non usano gestionali in grado di criptare automaticamente i pro-memoria abbiamo predisposto una presentazione in PP che illustra come fare a criptare i promemoria prima di trasmettere. Il codice di criptazione va rilasciato al paziente una sola volta al momento del consenso.
Si ritengono illegali altre forme di trasmissione per via telematica o a soggetti diversi da chi abbia rilasciato il consenso informato.
Vi informo che già esistono casi di provvedimenti giudiziari per documenti inviati in posta elettronica senza le specifiche sopra richiamate.
Il segretario
Luigi Galvano